A coloro che hanno un intelletto raffinato sembrerà impossibile che l’Oceano Pacifico entri in un bicchiere. A coloro che hanno un cuore puro apparirà invece persino logico che Dio-Amore si faccia piccolo, poiché l’amore fa pazzie, e poiché “nulla è impossibile a Dio”. Si racconta che un re molto grande non si faceva mai vedere senza la gloria dei suoi abiti e il fasto del suo scettro e del suo trono. Ma un giorno il segretario, aprendo per caso la porta del suo appartamento privato, lo trovò in pigiama, con le mani per terra, avendo il figlioletto sul collo che, tirandogli le orecchie come fosse un asino, si divertiva dicendo: “Ah, Ah!!!” Al grido di sorpresa del segretario, il re disse: “Quando sarai padre anche tu, farai lo stesso anche tu”. Si racconta anche che dei missionari andarono ad annunziare a un capo-tribù – ornato di penne sul capo – che Dio era venuto tra noi uomini, ma si sentirono esclamare: “Ah, è già venuto? Io ho sempre pensato che Dio sarebbe – primo o dopo – venuto tra noi”. La venuta del Figlio di Dio sulla terra, ad alcuni sembra impossibile, ad altri naturale. La prima lettura della messa di ieri parlava di Davide che disse al profeta Natan: “Io abito in una casa di cedro, l’Arca di Dio sta sotto una tenda”. Dio gli fece rispondere: ”Forse tu mi costruirai una casa?” In realtà Dio non abita in alcun tempio fatto di pietre. Lui stesso si costruì una casa dove abitare per sempre: questa casa fu Gesù. A Pietro Dio disse: “Non considerare più impuro ciò che Dio ha purificato”. Con l’incarnazione, Dio ha reso pura ogni cosa, a cominciare da Maria, Immacolata. E la Chiesa ha sempre cristianizzato ciò che era pagano, compresa la data del natale il 25 dicembre, quando dal 272, Aureliano volle che si celebrasse il Sole invitto. I pastori trovarono Gesù non in una casa ma nella mangiatoia. Gesù dice già ora ciò che dirà anche più tardi: “Voi mi chiamate Maestro e Signore, eppure sto in mezzo a voi come colui che serve”. Ai pastori e a noi dice: “Io, il re della gloria, sono diventato bambino e povero. Quanto più voi dovete essere come me”. Vi ho dato l’esempio. Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo figlio unigenito, affinché ci crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. In Lui abita corporalmente tutta la pienezza della divinità, perché il Verbo si fece carne.
P. Fiorenzo Mastroianni

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