LETTERA (Marco 10,2-12): “Alcuni farisei si avvicinarono (a Gesù) e, per metterlo alla prova, gli domandavano se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: “Che cosa vi ha ordinato Mosè?”. Dissero: “Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla”. Gesù disse: loro: “Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto”. A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: “Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio”.
ALLEGORIA: lo “scrivere” l’atto di ripudio è allegoria di un evento solenne e quasi soprannaturale, segno di potenza, perché la scrittura è invenzione divina, cioè degli dèi, secondo gli antichi. Anche i nomi degli eletti sono “scritti nei cieli” o nel libro della vita. – Il lasciare il padre e la madre è allegoria della “nascita definitiva” di chi – divenuto adulto e maturo – è chiamato a sua volta a diventare genitore unendosi a sua moglie. – Anche l’espressione “diventare una sola carne” è allegoria dell’unione totale del maschio e della femmina in ordine alla procreazione.
MORALE: in base a quanto detto, lo scrivere un libello di ripudio era già in se stesso una dissacrazione, una contraddizione con l’atto sacro dello scrivere. Se ne rendevano conto quegli ebrei che non avrebbero interrogato Gesù se fossero stati tranquilli di coscienza! – Può recarci meraviglia che Mosè permise la violazione della legge primitiva per la durezza di cuore del popolo di Dio; ma lo afferma Gesù. Il richiamo di Gesù alla legge vigente all’”inizio della creazione” mette in evidenza varie cose: a) “all’inizio” c’era una legge, definibile come naturale, immessa “nel cuore” dell’uomo da Colui che è egli stesso l’Inizio, l’Alfa e l’Omega, per mezzo del quale tutto fu fatto e tutto esiste; b) questo intervento di Gesù fa parte della serie dei detti di Gesù che suonavano “avete sentito dire, ma io vi dico”; c) l’intervento di Gesù dimostra ancora una volta che Egli non venne per abolire ma per perfezionare la Legge, quella voluta da Dio e non dagli uomini; d) Gesù dimostra di essere più grande del “legislatore” Mosè, e dei “profeti” che parlavano nel nome di Dio, essendo Egli stesso la Parola di Dio. – La durezza di cuore degli ebrei non rese buono ciò che era sbagliato, il ripudio della donna a cui si era giurato fedeltà. Anche oggi la durezza di cuore non può abolire la legge affermata due volte dal Creatore. Tuttavia tutte le leggi di Dio vanno interpretate e adattate secondo giustizia da coloro che hanno il potere di legare e sciogliere nel nome di Dio. – L’adulterio è grave mancanza di fedeltà reciproca dell’uomo e della donna, e di fedeltà alla legge di Dio. – Questo brano evangelico è sempre attuale, ma forse mai come oggi, quando l’infedeltà coniugale miete molte vittime, spesso innocenti.
ANAGOGIA: il richiamo di Gesù alle origini della creazione è un richiamo alla “natura”, ma è anche un’anagogia o elevazione di ciò che è umano verso il divino, nel senso che la “durezza del cuore” rende difficile essere veramente umani, e c’è bisogno di un supplemento soprannaturale di grazia, che nasce dalla conoscenza di Cristo e dallo Spirito Santo, che è Spirito di amore. Senza Dio non possiamo fare nulla. Con Dio tutto è possibile!
- Fiorenzo Mastroianni, OFM Cappuccino