• In quel tempo 5mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, disse: 6«Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta». 7Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». 8Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: «Sono io», e: «Il tempo è vicino». Non andate dietro a loro! 9Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine». 10Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, 11e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo. 12Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. 13Avrete allora occasione di dare testimonianza. 14Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; 15io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere. 16Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; 17sarete odiati da tutti a causa del mio nome. 18Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. 19Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita.

    Le riflessioni sul brano evangelico di oggi vertono su alcuni binomi tragici, e sulle confortanti
    conclusioni del Signore Gesù:
    1) Bel Tempio/Distruzione del Tempio:
    Tempio costruito dal Re Salomone, figlio di Davide, circa 1000 anni prima di Cristo. Distrutto da Nabucodonosor circa 5 secoli dopo, fu quasi subito ricostruito. Ma il Tempio dalle belle pietre di cui parla Gesù, ammirato dagli apostoli, è quello costruito dal Re Erode poco prima della nascita di Gesù, e quindi era nuovissimo e davvero fastoso. Pchi anni dopo la morte di Cristo, cioè nell’anno 70, di esso non restò che pietra su pietra. La sua distruzione segnò la fine del culto ebraico, mentre si affermava il nuovo culto, incentrato non sul Tempio di pietra, che gli ebrei erano tenuti a visitare una volta all’anno, ma sul culto spirituale, cioè sul Tempio del cuore, nel quale vive stabilmente la Trinità, la quale si può adorare non solo a Gerusalemme ma in ogni angolo della terra.
    2) Sono io/Non seguiteli
    Come nell’età prima di Cristo i popoli deviarono il culto di Jahvé verso false divinità, così nel tempo dopo Cristo, molti cercano di sostituire il Cristo – vero ed unico adoratore del Padre – con Anti-Cristi e con false dottrine. Gesù ci mise in guardia: attenzione, non seguiteli.
    3) Sconvolgimenti totali/Non è la fine:
    Ci saranno guerre e rivoluzioni perché si solleverà regno contro regno; ci saranno, terremoti, carestie, pestilenze, e segni grandiosi nei cieli. Tutto si è avverato, come narra la storia e come ne facciamo esperienza ogni giorno.
    4) Vi metteranno le mani addosso/A causa del mio nome:
    Gesù avvertì i suoi discepoli: vi imprigioneranno, sarete traditi dai parenti e amici e vi uccideranno, sarete odiati da tutti, a causa del mio nome. “Se hanno maltrattato me, maltratteranno anche voi. Gesù spiega il motivo di tutti questi mali, che si verificheranno “a causa del mio nome”. Ci è stato insegnato che tutti i mali del mondo – di cui soffrono gli uomini, le bestie e persino la natura – dipendono dal peccato di Adamo ed Eva. Persino la morte entrò nel mondo “per invidia del diavolo”. Tutto vero, ma forse c’è da aggiungere qualcosa di molto importante, che precede il peccato di Adamo ed Eva. Si narra che – nella notte dei tempi – Dio-Figlio manifestò all’angelo più bello – Lucifero – la sua decisione di creare l’uomo e di prendere la sua stessa forma. Lucifero si oppose, e per questo fu scaraventato nell’inferno. Quando Dio realizzò il suo sogno e venne sulla terra, disse di aver visto Lucifero cadere dal cielo come una folgore. Nell’Apocalisse si parla del drago che voleva divorare il bambino nascente dalla Donna, ma non essendoci riuscito si rivolse “contro il resto della sua discendenza, contro quelli che custodiscono i comandamenti di Dio e sono in possesso della testimonianza di Gesù” (Ap 12, 17). Dunque, i mali della terra furono causati dal peccato di Adamo ed Eva, ma hanno una causa più antica: la lotta tra Dio-Figlio e Lucifero, tra il Bene e il male. Conclusioni: Dopo gli annunci drammatici, Gesù si rende conto di aver scombusolato l’animo degli apostoli, e corre ai ripari, assicurandoli che non saranno lasciati soli. La prima raccomandazione è di tenere l’abimo in pace, perché finanche le risposte da dare ai giudici saranno date dal Signore stesso, il quale sembra sottolinearlo in modo particolare con la parole: “Mettetevi bene in testa di non preparare prima la vostra difesa”. Non solo, ma assicura che Egli salverà tutto il nostro essere, anima e corpo, poiché “nemmeno un solo capello del vostro capo
    andrà perduto. Noi apparteniamo totalmente a lui, non a satana. A una sola condizione: che noi non rinneghiamo il nostro creatore e salvatore. “Perseverare” significa continuare a credere e abbandonarsi tra le braccia di Gesù. La posta in gioco è grande: la salvezza o la perdita eterna della nostra vita, cioè della nostra persona: “Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita”, ODIERANNO ANCHE VOI che richiama il ritornello: “La tua fede ti ha salvato”. Farà tutto Gesù, ma Lui attribuisce tutto a noi! E’ difficile? Dipende dalle mille scelte fatte da ciascuno di noi durante gli anni della vita terrena. Se saremo stati fedeli nel poco, saremo fedeli anche nel molto, il “molto” tragico della nostra fine.
  • P. Fiorenzo Mastroianni

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