Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva.
Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.
Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!».
E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.
Parola del Signore
I 4 vangeli contengono i detti e i fatti di Gesù: i detti, cioè la predicazione, gli insegnamenti; i fatti, cioè i miracoli, il lavoro quotidiano e la preghiera. Quanto alla preghiera, Gesù “erat pernoctans in oratione Dei”. L’evangelista ci dice che Gesù si alzava molto presto alla mattina per pregare; pregava nelle grandi occasioni, come prima di scegliere i dodici apostoli; pregava nei momenti difficili, come prima della passione e morte; pregò prima di donarsi nell’eucaristia.. Quanto alle opere, Gesù lavorò per 30 anni nella bottega di Nazaret, girovagò instancabile per tutta la Palestina per tre anni, operò miracoli senza mai rifiutarsi. Miracoli di
sulla natura, perché fermava i venti e il mare, moltiplicava i pani e i pesci, cambiava l’acqua in vino; miracoli sugli uomini, perché: guariva malattie fisiche e malattie psichiche; miracoli sugli spiriti immondi, impedendo loro di parlare, costringendoli a uscire dagli ossessi, e a obbedire persino a uomini semplici e imperfetti come gli apostoli. L’ora et labora, cioè la vita di preghiera e di lavoro di Gesù sono un grande insegnamento per noi, e i monaci Benedettini lo assunsero come motto per il loro Ordine. Gesù ha predicato prima col silenzio e con l’esempio del lavoro onesto, e poi con la parola. Ma è chiaro che gli insegnamenti più espliciti vengono a noi dai Detti di Gesù, come ci fa intendere bene il vangelo di oggi: Gesù afferma di essere venuto soprattutto per insegnare e per distruggere le opere di satana. Gesù sentiva l’urgenza di arrecare del bene fisico coi miracoli, ma soprattutto l’urgenza di arrecare del bene spirituale con la predicazione. Tale urgenza era sentita anche da Paolo, che si sentiva spinto da Dio e dalla coscienza, poiché pensava: Guai a me se non evangelizzerò. Qualcuno ha detto che “il progresso spirituale delle singole anime porta più vantaggi materiali di qualunque altro mezzo”. E’ utopia sperare che tutti gli uomini si convertano al vangelo, ed è utopia sperare nella eliminazione di tutti i mali dalla faccia della terra; ma non è utopia ritenere, che se io, tu, e poi un terzo, un quarto, portano amore e altruismo, il mondo migliora in proporzione. E se pochi o molti sofferenti imparano a non ribellarsi e anzi a unire le proprie sofferenze a quelle di Cristo, il mondo certamente migliora. Tra i miracoli operati da Gesù, gli evangelisti narrano quelli straordinari come risuscitare i morti, e quelli apparentemente più “facili” come la guarigione della suocera di Pietro. Il Papa Francesco parla spesso del rispetto che si deve agli anziani. Gesù guarisce la suocera di Pietro prendendola per mano. Forse era anziana (o forse no perché si mise a servire gli ospiti): spesso basta un gesto per guarire il cuore di una persona anziana. Si sentono in giro delle barzellette negativa intorno alle suocere, non senza motivo. Infatti, le suocere sono spesso la rovina dei loro figli e giovani sposi. Spesso continuano a trattarli da educandi, e spesso vogliono continuare a comandare nella nuova famiglia. Gesù dice: quando due si sposano, “lasciano” la loro famiglia per formarne un’altra. Anche i figli devono non importunare i genitori: i maschi che restano “mammoni”, le figlie femmine che ricorrono alla madre contro il marito. Così, la neonata famiglia è già distrutta. E’ saggio il detto: “i panni sporchi si lavano in famiglia”!.-… Ma la novità del brano evangelico di oggi è il rifiuto di Gesù di tornare alla casa di Pietro, da dove si era allontanato di notte, e dove “tutti” lo cercavano, certamente per chiedergli miracoli o esorcismi, come la sera precedente. Forse è l’unica volta che Gesù si comporta così, poiché non disse mai no a chi gli cercava una grazia, ed è interessante la spiegazione che ne dà: “Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo, infatti sono venuto”. Gesù fa intendere che Egli operava miracoli per amore, ma non venne sulla terra per operare miracoli. Venne per predicare, poiché la fede nasce dall’ascolto, e la fede opera miracoli; la conversione degli uomini toglierebbe ogni male dalla faccia della terra, poiché i mali sono effetto della lontananza degli uomini da Dio. Dio non va trattato come un bancomat o come una vacca da mungere, ma come colui che vuole essere conosciuto e riconosciuto e amato come Padre. Gli uomini sono egoisti e ingrati, se è vero che nove lebbrosi su dieci non ringraziarono Gesù per la loro guarigione. E’ facile, leggendo il vangelo, che ci lasciamo abbagliare dai miracoli e mettere in seconda linea l’insegnamento teologico, ascetico e morale. Gesù è venuto per guarire tutto l’uomo, a cominciare dall’anima, poiché disse: “Chiedete prima il regno di Dio e il resto vi sarà dato in aggiunta”. E al paralitico calatogli avanti dai tetti, Gesù disse prima “ti sono rimessi i tuoi peccati”, e dopo lo mandò a casa guarito nel corpo. I miracoli dovevano produrre la fede, e Gesù disse: “Se non credete alle mie parole, credete almeno alle mie opere”. Ma raramente i miracoli producono la fede, mentre la fede – anche minima – produce sempre i miracoli. I miracoli – sulla natura, sugli uomini, su satana – servono solo a tamponare, mentre la conversione a Dio risolve tutti i mali.