Il quel tempo 21a Cafàrnao subito Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, insegnava. 22Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. 23Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, 24dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». 25E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». 26E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. 27Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!». 28La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.
Dunque, tutti gli esseri celesti e tutti gli esseri della terra gli devono obbedienza. Meglio accettare il giogo soave e leggero di Cristo, che la sferza di satana. Circa il miracolo operato nella sinagoga, osserviamo che, secondo Giovanni il primo miracolo di Gesù avvenne a Cana. Marco invece, come primo miracolo narra questo della liberazione di un ossesso, e finisce il suo vangelo con la raccomandazione agli apostoli di cacciare i demoni, come segno dell’appartenenza a Lui. Marco insegna che l’uomo è sbattuto tra due poteri: quello di Dio e quello di satana. L’uomo è libero di scegliere se sottostare a Cristo che libera o a satana che domina. Ma non può fare a meno di scegliere. Sartre direbbe che “siamo condannati a scegliere”, perché anche il non scegliere è una scelta, e per di più sbagliata, perché Dio pretende che optiamo per Lui: non si può non scegliere! Gesù, “il santo di Dio”, è venuto a distruggere le opere di satana; è venuto a rovinare satana, il suo “principato”, e instaurare il “regno” di Dio. Gesù costringe satana a tacere, perché a Gesù non importa di essere noto a satana, ma gli interessa che lo conosciamo noi, affinché lo amiamo. Gesù scaccia satana, perché l’uomo è stato creato per essere la casa di Dio, non di satana, impuro, violento, omicida fin dall’inizio. In questo modo sfata definitivamente l’immagine di satana collaboratore di Dio nel tentare gli uomini in genere e Giobbe in particolare. Non mancano teologi che cercano di sottovalutare la presenza di satana nel mondo e il suo influsso deleterio sull’uomo, e cercano di attribuire solo all’uomo il male presente nel mondo. Ma, come affermava il Cardinale Ravasi – biblista – in una trasmissione televisiva, certi mali – come la distruzione di 6 milioni di ebrei – non sono spiegabili in base alla sola cattiveria umana. L’uomo, per quanto perverso, non arriverebbe mai a certe mostruosità senza l’apporto di una forza a lui
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come affermava il Cardinale Ravasi – biblista – in una trasmissione televisiva, certi mali – come ladistruzione di 6 milioni di ebrei – non sono spiegabili in base alla sola cattiveria umana. L’uomo,per quanto perverso, non arriverebbe mai a certe mostruosità senza l’apporto di una forza a luiestranea.Però è vero che, l’attribuire tutto al diavolo è un modo per deresponsabilizzare se stessi.Infatti, spesso, il diavolo siamo noi!…P. Fiorenzo Mastroianni


